Linee guida per l’alimentazione nella prima infanzia
Il tempo di lettura stimato per questo articolo è di 5 minuti
Nei primi anni di vita la nutrizione è cruciale per uno sviluppo sano del bambino. L’alimentazione dei neonati deve fornire il giusto equilibrio di proteine, lipidi e carboidrati, ma anche di Sali minerali, vitamine come calcio e vitamina D, necessarie per le ossa, e vitamina A, essenziale per lo sviluppo della vista.
Neonati
Per i primi 6 mesi i neonati assimilano quasi tutti i nutrienti dal latte materno o dal latte in polvere, anche se per i bambini allattati al seno può essere necessaria l’integrazione di vitamina D. Il latte va gradualmente sostituito con cibi solidi, partendo da frutta e verdura omogenizzate, proseguendo con pollo o altre fonti di proteine.
Dieta liquida: nascita – 6 mesi
Per alcuni giorni dopo il parto, la madre produce colostro, la poppata più ricca! Per i neonati, il latte materno ha il giusto equilibrio di sostanze, favorisce il sistema immunitario e trasmette i batteri intestinali al neonato. Il latte in polvere di solito è latte vaccino, ma ha più siero e meno caseina risultando perciò simile al latte materno, ma più digeribile.
Primi cibi solidi: 6 – 9 mesi
Ai neonati spesso non piace un alimento al primo assaggio, perciò è opportuno introdurre un cibo alla volta, ripetendolo anche se il bambino reagisce negativamente. Offrendo cibi facili da tenere in mano, lo si aiuta a imparare a mangiare da solo. In questa fase, il latte materno o in polvere sono ancora essenziali. Oltre all’introduzione dei primi cibi solidi, può essere offerta l’acqua ai pasti con un cucchiaino.
Nuovi batteri intestinali: 9 – 12 mesi
Al termine del primo anno di vita, i batteri intestinali cominciano a somigliare a quelli di un adulto. In precedenza, variano notevolmente tra un bambino e l’altro a seconda dei batteri con cui entrano in contatto. In questa fase, carne, pesce e latticini sono parte fondamentale dell’alimentazione.
Nota bene!
Ai neonati cresciuti con una dieta vegetariana e/o vegana, o limitata per altre ragioni, bisogna garantire l’apporto di tutte le sostanze nutritive essenziali. Ricavare sufficienti calorie da diete che comportano l’esclusione di gruppi alimentari non è facile, perciò andrebbero incluse come integrazione: ferro, vitamina B12, vitamina D, proteine e integratori appositi.
Bambini piccoli
Con meno calorie provenienti dal latte materno, si incoraggiano i bambini a provare tutti i cibi, ma non dimentichiamoci che la loro alimentazione deve essere diversa da quella di un adulto. Per esempio, un eccesso di fibre può riempire rapidamente il piccolo stomaco di un bambino, impedendo l’assunzione di altri cibi e limitando l’apporto calorico.
Alternative al latte: 1-2 anni
Dall’età di 1 anno, l’intestino digerisce l’aumentato contenuto di caseina del latte vaccino intero. Si possono usare alternative arricchite come il latte di soia, tenendo sotto controllo la crescita poiché forniscono meno calorie.
In questa fase di vita, zucca e cereali devono far parte del pasto, includendo sempre proteine come pollo o tacchino.
Bisogni di crescita: 2-5 anni
Un’alimentazione sana fra i 2 e i 5 anni deve includere 3 o 4 porzioni di amidacei, 3 di frutta e verdura e 2 porzioni di proteine. Il latte intero può essere sostituito da quello parzialmente scremato e possono essere introdotte più varietà di latticini come yogurt e formaggi magri, buona fonte di calcio per le ossa.
Cibi per adulti: dai 5 anni in su
Dai 5 anni la dieta ideale è variata e simile a quella di un adulto. Va evitato il sale o limitarlo il più possibile. Si può introdurre il latte scremato in sostituzione di quello parzialmente scremato.
Nota bene!
Dato l’aumento dell’obesità infantile, diventano importanti le porzioni. Fino a 3-4 anni, una porzione di carboidrato equivale a 15 gr di pane o mezza mela, sempre considerando il livello di attività.
Scopri la ricetta gustosa dedicata ai bambini, sana e facile da preparare!
Curiosità
Latte di riso in sostituzione del latte vaccino?
Fino a 3 – 4 anni di età, meglio evitare poiché ricco di arsenico.
Integratori?
Neonati e bambini piccoli spesso non trattengono tutte le vitamine di cui hanno bisogno, quindi dai 6 mesi fino ai 5 anni di vita si consigliano solitamente integrazione di vitamina A, C e D.
Auto svezzamento: si o no?
Per auto svezzamento si intende l’alimentazione complementare a richiesta consigliata dai 6 mesi di vita in poi, il periodo migliore poiché il bebè inizia ad avere lo stimolo della masticazione. È un metodo armonico e naturale che guida il bambino al passaggio da una dieta a base di latte materno o in polvere, all’integrazione di cibi solidi; è importante ricordare che inizialmente andranno schiacciati o sminuzzati per evitare che vadano di traverso al bebè.
La vellutata di piselli, ad esempio, è una ricetta ideale per grandi e piccoli, adatta nel primo trimestre dello svezzamento. Nel secondo trimestre di svezzamento invece, provate a preparare il crumble di mele, un dolce equilibrato e gustoso.
Alimento necessario in questa fase rimane sempre il latte materno o artificiale, tenendo sempre conto dei gusti, della sazietà e delle scelte del bimbo, ricordiamoci che i bimbi hanno capacità di autoregolazione.
Alla base, il principio del mangiare sano, facendo assaggiare quello che sulla tavola viene preparato anche per i grandi che di conseguenza impareranno a mangiare in maniera sana ed equilibrata.