Carenza di vitamina D e tiroide: benefici della vitamina del sole
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1 Che cosa è la vitamina D?
La vitamina D è una vitamina liposolubile dal ruolo essenziale per molteplici funzioni dell’organismo. Essa può essere assunta tramite gli alimenti che la contengono, ma anche sintetizzata dal nostro organismo tramite l’esposizione ai raggi solari.
È noto che è fondamentale per il mantenimento di ossa sane ed è stata raccomandata come trattamento adiuvante per i pazienti affetti da osteoporosi o a rischio di sviluppare questa condizione.
Inoltre, diversi studi hanno suggerito che la vitamina D può svolgere un ruolo importante nella regolazione del sistema immunitario, con implicazioni sulle malattie autoimmuni.
Per quanto riguarda la salute della tiroide, la carenza di vitamina D è considerata un potenziale fattore di rischio per lo sviluppo di ipertiroidismo e di malattie autoimmuni della tiroide.
2 Il ruolo della vitamina D
- Contribuisce alla funzionalità muscolo-scheletrica
- Rafforza il sistema immunitario
- Regola l’assorbimento di calcio, fosforo e vitamina A
- Possiede un’azione antinfiammatoria e antitumorale
- Migliora l’umore
Esistono due forme di vitamina D:
- Vitamina D2 (ergocalciferolo) presente in vegetali dal colore verde, giallo e aranciato e nei funghi
- Vitamina D3 (colecalciferolo) presente in uova, latticini e pesci grassi oltre ad essere la forma sintetizzata dal nostro organismo.
Vitamina D2 e vitamina D3 anche chiamate forme inattive, vengono attivate nel nostro organismo grazie al prezioso lavoro di fegato e reni, rendendo possibile l’assorbimento di calcio e fosforo a livello intestinale e la regolazione della massa ossea.
Questo importante ormone immagazzinato in tessuto adiposo, fegato e sistema muscolo-scheletrico, viene rilasciato in minime dosi quando necessario. La sua integrazione è talvolta necessaria in particolari fasi della vita quali crescita, gravidanza e allattamento.
In un soggetto adulto sano, il suo fabbisogno è di circa 400 unità al giorno. Ricordiamo che questo può variare a seconda di fattori di rischio o deficit.
La carenza di Vitamina D è una condizione comune, spesso trascurata.
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3 La carenza di vitamina D
Definizione | ng/ml |
Carenza | < 20 |
Insufficienza | 20-30 |
Eccesso | >100 |
Tossicità | >150 |
La carenza di vitamina D può portare indebolimento del sistema muscolo-scheletrico e osteoporosi nelle forme più gravi. Inoltre, una carenza di questo ormone sembrerebbe predisporre a malattie come sclerosi multipla, Alzheimer, dermatite e psoriasi, malattie infiammatorie croniche intestinali e malattie autoimmuni.
Stanchezza, depressione e perdita di capelli sono i sintomi e le conseguenze più comuni di un deficit.
Il deficit di vitamina D può essere causa di scarsa esposizione ai raggi solari, inadeguato apporto con la dieta, assunzione di farmaci antiepilettici o per la riduzione di colesterolo o ancora malattie quali morbo di Chron, celiachia o malattie epatiche.
Anziani e adolescenti, ma anche abitanti di paesi poco soleggiati, sono i soggetti più a rischio di deficit. Ricordiamo l’importanza di una dieta bilanciata in cui sono indispensabili proteine ad elevato valore biologico (latte, pesce, uova) o loro integrazione, che garantiscono adeguato apporto di calcio con conseguente attivazione della vitamina D2 e D3 sopracitate.
Ottima forma di prevenzione è sicuramente l’esposizione alla luce solare per almeno 10-15 minuti al giorno, proteggendo le pelli più sensibili con crema solare.
4 Carenza vitamina D e tiroide
Essendo questo ormone un modulatore del sistema immunitario, il deficit di vitamina D sembrerebbe giocare un ruolo importante nelle malattie autoimmuni della tiroide, nella tiroidite di Hashimoto e malattia di Graves-Basedow. Essa infatti regola la secrezione di ormoni tiroidei.
La tiroide, piccola e importante ghiandola localizzata alla base del collo, trova la sua miglior funzionalità quando ci sono adeguati livelli di vitamina D nel nostro organismo. Infatti il quadro clinico di pazienti con tiroidite denota una disfunzione dei recettori di vitamina D, ossia quel meccanismo che rende la vitamina biodisponibile e fruibile dall’organismo.
Studi dimostrano che sono molti i casi in cui la supplementazione di vitamina D in soggetti con tiroidite autoimmune ha migliorato la funzione della tiroide.
Avendo la vitamina D proprietà antinfiammatorie, essa sembra coinvolta anche nella carcinogenesi tiroidea; infatti l’ormone ridurrebbe l’azione infiammatoria inibendo la sintesi di fattori infiammatori, coinvolti nello sviluppo di una neoplasia. D’altro canto non ci sono ancora evidenze scientifiche a dimostrare che la supplementazione possa prevenire l’insorgenza di tumori tiroidei.
5 Vitamina D e metabolismo
Come già evidenziato, questa importante vitamina, è oggi al centro di molteplici studi scientifici che ne approfondiscono il ruolo metabolico. Dagli studi emerge che il suo deficit è correlato ad un aumento di grasso corporeo; viceversa, adeguate scorte favorirebbero il dimagrimento. Infatti, l’ormone in questione avrebbe la capacità di promuovere la riduzione delle cellule adipose, favorendo la perdita di peso. Ciò avviene grazie all’effetto che la vitamina ha sulla leptina, ormone prodotto dalle cellule adipose che stimola il senso di fame. Più vitamina D significherebbe miglior controllo del senso di fame/sazietà e di conseguenza meno chilogrammi.
Soggetti sovrappeso e obesi, tendono ad avere livelli di vitamina D insufficienti, poiché questa viene inglobata nel tessuto adiposo senza poter essere utilizzata adeguatamente.
La vitamina D è implicata anche nel metabolismo degli zuccheri e nella regolazione della secrezione di insulina, per questo sembra avere un ruolo chiave nella prevenzione del diabete di tipo 2.
E nella dieta?
La vitamina D come già accennato è maggiormente presente in alimenti di origine animale, perciò particolare cura andrà posta in caso di dieta vegetariana e/o vegana. Di vitamina D ne sono ricchi i pesci di acqua dolce come il salmone, ma anche le aringhe e lo sgombro. Anche il tuorlo delle uova è un’ottima fonte, mentre nel monto vegetale troviamo i funghi.
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6 Vitamina D segreto di bellezza
Si sente parlare sempre di più dell’importanza del collagene non solo perché questo contribuisce a mantenere ossa e articolazioni in buona salute, ma anche perché componente onnipresente negli integratori anti-aging, proprio come la vitamina D.
Infatti, proprio quest’ultima ha un ruolo fondamentale nella produzione di collagene, e nella produzione di quello strato superficiale dell’epidermide chiamato film idrolipidico. Adeguati livelli di vitamina D rendono la pelle luminosa, vitale e sana. Proprio per questo, oggigiorno la cosmesi propone prodotti contenenti i precursori della ormai nota vitamina D: ergocalciferolo e colecalciferolo.
Integratori consigliati previo parere medico:
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